2023GIO15GIU18:00PRESENTAZIONE DEL LIBRO "HO MESSO GLI STIVALI GIALLI"

ORARIO

15 GIUGNO 2023 18:00(GMT+02:00)

DOVE

LA FELTRINELLI

Via Ceccardi 18/24R Genova

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Titolo: Ho messo gli stivali gialli
Pubblicazione: 26 maggio 2023
Collana: Fuori collana
ISBN: 9791280239693

PRESENTAZIONE DEL LIBRO
HO MESSO GLI STIVALI GIALLI
appunti da un viaggio che non volevamo fare
di Anna Solaro


presenta Donatella Alfonso
con Mirco Bonomi, Eugenia Bonomi e Massimo Costantini

Versi di cura.
Un libro che parla d’amore, che usa una punteggiatura fatta di gentilezza, eppure un libro forte, un libro che racconta gli ultimi anni di una malata di cancro.
Come può essere?
Può, perché Anna Solaro racconta attraverso uno stile elegante ma non manierato, poetico ma non ampolloso, d’impatto ma senza essere edulcorato.
Anna ci racconta cosa prova, cosa vede e soprattutto come vive quei tre anni in cui la malattia si manifesta.
Anna dice ”non sono la mia malattia: ho un cancro e mille progetti”
Sono progetti di vita, perché, oltre ai protocolli medici, c’è la cura.
Una cura che, oltre le TAC e i chemioterapici a iosa, è fatta di amore per la vita. Un amore puro.
Anna ci racconta di camminate a 3.000 m, di lunghe attese in ospedale, della creazione di uno spettacolo durante il Covid, nato con lunghe telefonate e vocali registrati.
Con questo libro nessuno è esente dal mettersi a nudo.
È un libro senza acrimonia, senza rivendicazionismi, senza rabbia malcelata, privo di metafore belliche e di ridondanti luoghi comuni sul cancro. Qui si racconta anche la sanità: non la mala sanità, ma la sanità pubblica e privata che mostra il suo fallimento in condizioni normali.
Anna lo fa attraverso dei post su Facebook, una revisione del vecchio “caro diario” o con lunghe epistole che narravano di relazioni a distanza in altri tempi.
Usa uno smartphone che diventa la sua appendice fino agli ultimi giorni di vita.
Anna era una attrice e una educatrice, si occupava di teatro sociale e degli ultimi, per questo aveva ricevuto il Cavalierato della Repubblica nel 2018.
Pochi giorni prima della morte ricevette il Premio della Critica dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per il suo lavoro con Stranità, gruppo teatrale che coinvolge persone seguite dalla Salute Mentale, e per la sua ultima creazione ”Versi di cura”.
Con quest’ultima aveva iniziato a condurre un gruppo misto di malati oncologici, familiari e operatori sanitari dai medici agli infermieri agli oss. Non auto mutuo aiuto, ma creazione di bellezza nella malattia.
Il libro ci racconta questo e altro, ci racconta una donna, la sua famiglia, la malattia, gli incontri.
Ci racconta lo stigma, le parole sbagliate, le parole dette e non dette, quelle dette male; ci racconta le contraddizioni in cui siamo immersi nel nostro quotidiano.
È un libro persino politico ma con un riferimento preciso all’etimologia della parola, dalla Polis greca, quindi al concetto di comunità di uomini, di socialità.


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